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Lo stato patrimoniale è un documento contabile di importanza centrale non solo per il fisco, ma anche per la contabilità interna all’azienda. Una sua corretta redazione consente, infatti, di tenere sotto controllo la salute economica e finanziaria dell’azienda, oltre a permettere di essere in regola con il fisco.
Ma come si mettono in pratica le nozioni contabili al fine di redigere un corretto stato patrimoniale? O, in altre parole, come si fa uno stato patrimoniale? La risposta a questa domanda ti sarà fornita in questo articolo: qui troverai tutte le istruzioni per una corretta redazione del tuo stato patrimoniale!
Lo stato patrimoniale è un documento contabile che fornisce informazioni ed un’analisi dettagliata riguardo alle risorse finanziarie di cui un’azienda dispone in un dato momento.
Insieme al conto economico, al resoconto finanziario e alla nota integrativa, forma il bilancio d’esercizio. In particolare, è regolato dagli articoli 2423 e 2424 del Codice Civile. Lo stato patrimoniale si prefigge lo scopo d'informare sulla situazione economico-finanziaria di un’impresa e sul suo sviluppo, permettendone dunque un’analisi approfondita. Risulta dunque un documento molto utile per ogni direttore d’azienda.
Lo stato patrimoniale fa parte del bilancio di esercizio. Ricordati, che questo dossier di documenti contabili ufficiali è obbligatorio per legge, e va redatto alla fine di ogni esercizio contabile.
Ciò significa, che ogni azienda è tenuta, tramite norme stabilite per decreto legislativo, a presentare al fisco ogni documento facente parte del bilancio d’esercizio. Per questo motivo, una corretta redazione dei documenti contabili è un presupposto essenziale per ogni imprenditore che voglia tenere una contabilità aziendale corretta. Può sembrare eccessivamente laborioso e lungo in termini di tempistiche, ma risulta essere molto utile nella gestione della tua attività e ti permetterà di monitorarla in modo ottimale.
Il bilancio d’esercizio è, in particolare, un riflesso dello stato delle risorse economiche e finanziarie di un’azienda ed è formato dai seguenti documenti contabili:
Lo stato patrimoniale, insieme al conto economico, costituisce la “componente numerica” del bilancio d’esercizio. Nello specifico, esso corrisponde al resoconto di un’azienda in termini economici.
Infatti, lo stato patrimoniale definisce la struttura patrimoniale e la situazione finanziaria di un’azienda. Tramite le informazioni fornite, lo stato patrimoniale consente di fare collegamenti tra gli investimenti effettuati e le fonti di finanziamento.
Per questo motivo, lo stato patrimoniale deve avere una struttura adeguata che consenta di analizzare sia la componente patrimoniale, che quella finanziaria in modo chiaro e sistematico. Ecco perché lo stato patrimoniale va sviluppato in due sezioni che, graficamente, corrispondono a una tabella. In essa dovranno figurare le voci delle:
☝ Per lo stato patrimoniale, vale la regola generale che l’attivo e il passivo devono sempre essere in pareggio (attività = passività). Si parla, infatti, del presupposto del pareggio di bilancio. In caso di mancata sussistenza di quest'ultimo, sarà necessario rivedere e correggere lo stato patrimoniale, provvedendo a rettificare l’errore sicuramente presente.
Oltre allo stato patrimoniale vero e proprio, esiste anche lo stato patrimoniale riclassificato. Questo è un documento frutto della riorganizzazione delle informazioni contenute nello stato patrimoniale.
Lo stato patrimoniale riclassificato è redatto con l’obiettivo di rielaborare il contenuto dello stato patrimoniale. Il fine che persegue è quello di evidenziare la natura degli investimenti riportati nelle attività e la composizione delle fonti di finanziamento espresse nelle passività.
Lo stato patrimoniale riclassificato non è un documento obbligatorio, che va necessariamente depositato come gli altri elementi contabili. Costituisce, invece, una struttura analitica realizzata da e per l’azienda. Esso, dunque, svolge più che altro funzionalità aziendali, non tanto civili.
Ora che abbiamo definito cos’è lo stato patrimoniale e in che cornice va inquadrato, possiamo passare alle indicazioni pratiche di redazione secondo il criterio indicato dai principi contabili nazionali OIC (Organismo Italiano di Contabilità).
Come si fa nella pratica uno stato patrimoniale? Concentrati sui prossimi step e lo stato patrimoniale diventerà per te facile come bere un bicchier d’acqua…
Come abbiamo capito, lo stato patrimoniale corrisponde a una classificazione delle voci di bilancio. Queste ultime vengono, però, registrate rispettivamente seguendo un’organizzazione verticale all’interno di una tabella a due colonne, generando così un prospetto a sezioni contrapposte.
In questo prospetto, le attività, ovvero gli impieghi della ricchezza aziendale, vengono riportate nella colonna sinistra dello stato patrimoniale. Le attività vengono classificate in base alla destinazione economica dei beni. Le passività, invece, vengono allocate nella parte destra del documento. La classificazione verticale all’interno di uno stato patrimoniale avviene in base a diversi aspetti:
Di seguito ti proponiamo un esempio di stato patrimoniale in cui compaiono le attività e le passività e i valori a esse assegnati:
Vediamo di seguito quali dati far rientrare nella sezione dell’attivo, corrispondente alla colonna a sinistra dello stato patrimoniale. Esso permette di rispondere al seguente interrogativo: come viene investito o utilizzato il denaro che l’impresa ha a sua disposizione?
Ricordiamo che, nella colonna delle attività, si fa riferimento a tutti gli investimenti fatti dall’azienda. Ciò significa, che, tramite i dati forniti, si forniscono informazioni su come sono state utilizzate le risorse, ovvero il capitale di cui l’azienda dispone. Le attività corrispondono al valore economico positivo, in cui le voci principali corrispondono a quattro macro-classi:
I crediti sopra citati riguardano le sottoscrizioni di capitale che non sono ancora versate.
☝ Nelle società di capitale, a fronte di una sottoscrizione, è previsto l’obbligo per il socio di versare solo i tre decimi del capitale. Tuttavia, il socio si impegna a pagare il saldo nel caso di “richiamo” della società.
Perché il bilancio risulti chiaro, è meglio indicare separatamente la parte già “richiamata”.
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI |
1. Terreni e fabbricati |
2. Impianti e macchinari |
3. Attrezzature industriali e commerciali |
4. Altri beni |
5. Immobilizzazioni in corso e acconti |
b. Immobilizzazioni immateriali: corrispondono a beni immateriali intangibili (marchi commerciali, software, costi di sviluppo, costi di ampliamento e impianto, costi di sviluppo, pubblicità e ricerca, ecc.). Sono rappresentate come segue in uno stato patrimoniale:
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI |
1. Costi di impianto e di ampliamento |
2. Costi di sviluppo |
3. Diritti di brevetto industriale e diritto di utilizzazione delle opere dell’ingegno |
4. Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
5. Avviamento |
6. Immobilizzazioni in corso e acconti |
7. Altre |
c. Immobilizzazioni finanziarie: cioè investimenti durevoli che rimarranno nel patrimonio dell’azienda per più esercizi (partecipazioni in altre aziende, crediti di finanziamento a medio-lungo termine, ecc.). Ecco la loro rappresentazione nello stato patrimoniale:
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE |
1. Partecipazioni in: a. imprese controllate b. imprese collegate c. imprese controllanti d. imprese sottoposte al controllo delle controllanti e. altre imprese |
2. Crediti: a. imprese controllate b. imprese collegate c. imprese controllanti d. verso altre imprese |
3. Altri titoli |
4. Strumeti finanziari attivi |
NB: Le immobilizzazioni vengono inserite all’interno del bilancio aziendale, in particolare nello stato patrimoniale, nella sezione attivo, alla lettera C.
Le immobilizzazioni corrispondono agli investimenti fissi (fixed assets) dell’azienda. Essi possono essere utilizzati dall’azienda durante più esercizi. In questo caso, essi vengono sottoposti ad ammortamento.
Infatti, il costo delle immobilizzazioni, sia materiali, che immateriali, che finanziarie, il cui utilizzo è limitato nel tempo, deve essere sistematicamente ammortizzato. L'ammortamento deve essere svolto nel corso di ogni esercizio in rapporto alla loro residua possibilità di utilizzo. Ed è proprio per questo che le immobilizzazioni devono essere iscritte all’interno dello stato patrimoniale al valore netto delle svalutazioni e degli ammortamenti.
Le immobilizzazioni sono fattori produttivi la cui utilità si manifesta in più cicli produttivi. Per questo il loro costo va altrettanto dipanato nell’arco temporale in cui si applica la loro funzione. Spieghiamoci meglio:
A questo scopo devono essere sviluppati diversi piani di ammortamento civilistici o fiscali. I piani devono assicurare una ripartizione verosimile e razionale del costo del bene durante il suo periodo di utilità.
L'attivo circolante è costituito dall'insieme di tutti gli investimenti a breve termine realizzati dall’azienda. Si tratta, in particolare, di tutti i beni che non sono destinati a giacere per lungo tempo nell’impresa. Essi, infatti, al contrario delle immobilizzazioni, sono finalizzati a estinguersi in tempi rapidi. Questo significa che essi tendono a essere consumati (rimanenze di materie prime), o venduti (rimanenze di prodotti), o incassati (crediti verso i clienti) nel breve periodo.
Le disponibilità liquide fanno riferimento alla liquidità aziendale, che si concretizza in denaro e valori di cassa, assegni o depositi bancari e/o postali.
I ratei attivi sono proventi che determinano una competenza economica da svilupparsi durante l'esercizio oggetto del bilancio. Essi, tuttavia, possono essere esigibili in esercizi successivi.
I risconti attivi sono, invece, i costi sostenuti durante l’esercizio che, però, sono oggetto di competenza di esercizi successivi.
Contrariamente e complementariamente alla sezione dell’attivo, la sezione delle passività fornisce informazioni sulla provenienza del capitale che ha consentito gli investimenti. Esso fa riferimento alle fonti che hanno consentito l’acquisto delle risorse indicate nella sezione dell���attivo. In altre parole, questa sezione permette di rispondere alla domanda: da dove proviene il denaro che l’impresa ha a sua disposizione?
All’interno dello stato patrimoniale, si situa nel lato destro. Il passivo esprime il valore economico negativo aziendale e trasmette le informazioni suddividendole in cinque macro-classi:
Per spiegarci meglio, il patrimonio netto è quella voce dello stato patrimoniale che l’azienda deve consultare quando si trova nel bisogno di avere fondi, al fine di non trovarsi in una situazione di debito.
Il patrimonio netto è costituito dall'insieme di tutti i diritti dei soci nei confronti dell’azienda.
In aggiunta, altri quattri aspetti sono presenti in questa sezione:
I fondi per rischi e oneri descrivono accantonamenti destinati a coprire determinati costi.
Riporta l’insieme delle somme relative all'indennità di anzianità dei dipendenti al termine della loro carriera. In concreto, rappresenta un debito che l'impresa contrae con i dipendenti stessi.
In questa categoria sono elencate tutte le tipologie di finanziamento che stanno avendo luogo al momento della redazione dello stato patrimoniale.
☝ Vanno indicate separatamente le quote con scadenza entro od oltre l'esercizio successivo.
I ratei passivi coincidono con costi di competenza dell'esercizio oggetto del bilancio, ma che possono essere pagati in esercizi successivi.
I risconti passivi sono, invece, proventi percepiti entro la chiusura dell'esercizio, che, però, sono di competenza di esercizi successivi.
In conclusione, lo stato patrimoniale costituisce una parte di rilevante importanza all’interno del bilancio d’esercizio. Infatti, esso fornisce molteplici informazioni che permettono di analizzare profondamente l’andamento dell’attività di una azienda e permette di prendere le decisioni opportune a riguardo. Saperlo redigere e interpretare è una competenza che ogni imprenditore o direttore d'azienda deve acquisire al fine di gestire al meglio e in modo ottimale la sua impresa.
Grazie alle nozioni apprese in questo articolo, redarre il tuo stato patrimoniale dovrebbe essere un gioco da ragazzi! Se, però, sei ancora bloccato a livello pratico, perché non sai su che supporto realizzare il tuo stato patrimoniale personale, ti offriamo la possibilità di redigerlo tramite il nostro modello da scaricare!
Modello di stato patrimoniale Excel
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