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I principi contabili: cosa sono e perché sono importanti

I principi contabili: cosa sono e perché sono importanti

Da Maxime Perotti

Aggiornato il 22 aprile 2021, pubblicato il 1 ottobre 2020

Una gestione della contabilità impeccabile impone il rispetto di un certo numero di regole e di norme, tra cui i principi contabili.

Di cosa si tratta? Che cosa implicano concretamente per la vostra azienda?

Facciamo il punto in questo articolo.

Cosa sono i principi contabili

Definizione

I principi contabili nazionali, emanati dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), sono precetti da seguire per fornire una contabilità uniforme e precisa.

Ogni persona incaricata di svolgere contabilità deve rispettare questi standard, per:

  • armonizzare le pratiche con le norme in vigore e rispettare i formati attesi (in particolare per i bilanci di esercizio e i conti annuali);
  • fornire un’informazione finanziaria e economica affidabile.

Il passaggio progressivo verso i principi contabili internazionali

Nell’ottica di armonizzare e semplificare il confronto fra bilanci di aziende operanti in Paesi diversi sono stati creati nel 2002 i principi contabili internazionali IAS/IFRS.

Introdotti in Italia nel 2006, sono obbligatori per le società quotate in borsa, le società assicurative e le banche. Le aziende non quotate hanno invece la facoltà di scegliere quale principio seguire.

Inizialmente molto marcate, le differenze tra i principi si sono progressivamente assottigliate nel corso degli anni in seguito alle modifiche italiane.

I principi contabili internazionali si differenziano soprattutto per 2 aspetti:

  • un diverso obiettivo, quello di informare gli investitori e gli stakeholder per far loro prendere decisioni consapevoli,
  • la preferenza per un approccio di tipo prospettico che prevale sul principio della prudenza.

I 18 postulati generali per la redazione del bilancio

L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha pubblicato gli ultimi aggiornamenti ai principi nazionali nel marzo 2020.

1. Principio dell’annualità

I documenti devono essere predisposti con cadenza annuale, con un riferimento temporale coincidente con l’anno solare. Inoltre, le previsioni devono mostrare un orizzonte temporale di almeno 3 anni.

2. Principio dell’unità

Gli enti locali sono entità giuridiche unitarie. Pertanto, il rendiconto, il bilancio di esercizio e quello di previsione, devono essere unici e unitari.

3. Principio dell'universalità

Tale principio prevede l’obbligo di includere nel bilancio tutte le operazioni relative a un ente, così da poter fornire una rappresentazione corretta del suo andamento.

4. Principio dell’integrità

Non si accettano compensazioni di partite. Non è quindi possibile iscrivere le entrate al netto delle spese sostenute per la riscossione oppure registrare le spese ridotte delle correlate entrate.

5. Principio della veridicità attendibilità, correttezza, e comprensibilità

Questo principio è stato introdotto per adeguare la normativa italiana al concetto internazionale di true and fair view. L’obiettivo è di “rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio”.

6. Principio della significatività e rilevanza

Per essere significative, le informazioni devono essere utili per il processo decisionale degli utilizzatori, aiutandoli a valutare al meglio la situazione. Semplificazioni e arrotondamenti sono inevitabili e trovano il loro limite nella rilevanza: non devono avere portata tale da modificare il quadro generale.

7. Principio della flessibilità

I documenti previsionali non sono immodificabili, ma devono permettere di far fronte a circostanze imprevedibili. Per questo, è previsto dalla legge il ricorso al fondo di riserva.

8. Principio della congruità

La congruità consiste nella verifica dell’adeguatezza dei mezzi disponibili rispetto ai fini stabiliti.

9. Principio della prudenza

In materia di bilancio, vanno considerate anche le eventuali perdite (seppur potenziali). Viceversa, gli utili “sperati”, cioè quelli non effettivamente conseguiti, non vanno inseriti.

10. Principio della coerenza

Tra i vari documenti contabili, dev’esserci sempre un’adeguata coerenza logica. In particolare, tutti i documenti devono avere carattere strettamente finanziario, essere descrittivi e quantitativi.

11. Principio della continuità e della costanza

La redazione del bilancio va effettuata nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale. In altri termini, si presuppone che l’attività continui in futuro.

Questo principio contabile consente, ad esempio, di calcolare gli ammortamenti su più anni.

12. Principio della comparabilità e verificabilità

Gli utilizzatori devono poter comparare e verificare facilmente tutti i documenti contabili. Per questo, occorre che:

  • la forma di presentazione rimanga costante nel tempo,
  • i criteri di valutazione siano costanti,
  • i mutamenti strutturali e gli eventi straordinari siano chiaramente segnalati,
  • i documenti siano conservati.

13. Principio di neutralità o imparzialità

I documenti non devono servire o favorire gli interessi o le esigenze di particolari gruppi. Gli elementi soggettivi, inevitabili per realizzare delle stime, devono essere caratterizzate da oculatezza, discernimento e giudizio.

14. Principio della pubblicità

Il sistema di bilancio assolve una funzione informativa nei confronti degli utilizzatori dei documenti contabili. È quindi necessaria una trasparenza massima tale da rendere pubblici, secondo le norme in vigore, i documenti contabili.

15. Principio dell’equilibrio di bilancio

Questo principio stabilisce che vadano considerate e iscritte nel bilancio previsionale tutte le entrate e le spese.

16. Principio della competenza finanziaria

Il principio della competenza finanziaria costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive.

Questo implica che, nei bilanci degli enti locali, le obbligazioni sono imputate all’esercizio finanziario in cui sorgono le obbligazioni.

17. Principio della competenza economica

Il principio della competenza economica si occupa di imputare degli eventi economici e finanziari al giusto esercizio.

In altri termini, i ricavi e i costi dell’esercizio devono essere inerenti all’esercizio stesso, indipendentemente dalla manifestazione finanziaria delle operazioni. I ricavi sono di competenza se il processo produttivo è stato completato .

18. Principio della prevalenza della sostanza sulla forma

Per presentare informazioni affidabili, la sostanza deve prevalere sulla forma.

Questo implica, nel caso di una transazione complessa, di accordare una maggiore importanza alla realtà finanziaria ed economica piuttosto che allo status giuridico dell’impresa.

Le soluzioni per la gestione contabile

La gestione della contabilità è estremamente complessa. Fortunatamente, diverse soluzioni software semplificano notevolmente il processo.

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Se avete ancora qualche dubbio circa i principi contabili, fatecelo sapere commentando qui sotto!