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Il media che reinventa l'impresa
Una gestione della contabilità impeccabile impone il rispetto di un certo numero di regole e di norme, tra cui i principi contabili.
Di cosa si tratta? Che cosa implicano concretamente per la vostra azienda?
Facciamo il punto in questo articolo.
I principi contabili nazionali, emanati dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), sono precetti da seguire per fornire una contabilità uniforme e precisa.
Ogni persona incaricata di svolgere contabilità deve rispettare questi standard, per:
Nell’ottica di armonizzare e semplificare il confronto fra bilanci di aziende operanti in Paesi diversi sono stati creati nel 2002 i principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Introdotti in Italia nel 2006, sono obbligatori per le società quotate in borsa, le società assicurative e le banche. Le aziende non quotate hanno invece la facoltà di scegliere quale principio seguire.
Inizialmente molto marcate, le differenze tra i principi si sono progressivamente assottigliate nel corso degli anni in seguito alle modifiche italiane.
I principi contabili internazionali si differenziano soprattutto per 2 aspetti:
L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha pubblicato gli ultimi aggiornamenti ai principi nazionali nel marzo 2020.
I documenti devono essere predisposti con cadenza annuale, con un riferimento temporale coincidente con l’anno solare. Inoltre, le previsioni devono mostrare un orizzonte temporale di almeno 3 anni.
Gli enti locali sono entità giuridiche unitarie. Pertanto, il rendiconto, il bilancio di esercizio e quello di previsione, devono essere unici e unitari.
Tale principio prevede l’obbligo di includere nel bilancio tutte le operazioni relative a un ente, così da poter fornire una rappresentazione corretta del suo andamento.
Non si accettano compensazioni di partite. Non è quindi possibile iscrivere le entrate al netto delle spese sostenute per la riscossione oppure registrare le spese ridotte delle correlate entrate.
Questo principio è stato introdotto per adeguare la normativa italiana al concetto internazionale di true and fair view. L’obiettivo è di “rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio”.
Per essere significative, le informazioni devono essere utili per il processo decisionale degli utilizzatori, aiutandoli a valutare al meglio la situazione. Semplificazioni e arrotondamenti sono inevitabili e trovano il loro limite nella rilevanza: non devono avere portata tale da modificare il quadro generale.
I documenti previsionali non sono immodificabili, ma devono permettere di far fronte a circostanze imprevedibili. Per questo, è previsto dalla legge il ricorso al fondo di riserva.
La congruità consiste nella verifica dell’adeguatezza dei mezzi disponibili rispetto ai fini stabiliti.
In materia di bilancio, vanno considerate anche le eventuali perdite (seppur potenziali). Viceversa, gli utili “sperati”, cioè quelli non effettivamente conseguiti, non vanno inseriti.
Tra i vari documenti contabili, dev’esserci sempre un’adeguata coerenza logica. In particolare, tutti i documenti devono avere carattere strettamente finanziario, essere descrittivi e quantitativi.
La redazione del bilancio va effettuata nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale. In altri termini, si presuppone che l’attività continui in futuro.
Questo principio contabile consente, ad esempio, di calcolare gli ammortamenti su più anni.
Gli utilizzatori devono poter comparare e verificare facilmente tutti i documenti contabili. Per questo, occorre che:
I documenti non devono servire o favorire gli interessi o le esigenze di particolari gruppi. Gli elementi soggettivi, inevitabili per realizzare delle stime, devono essere caratterizzate da oculatezza, discernimento e giudizio.
Il sistema di bilancio assolve una funzione informativa nei confronti degli utilizzatori dei documenti contabili. È quindi necessaria una trasparenza massima tale da rendere pubblici, secondo le norme in vigore, i documenti contabili.
Questo principio stabilisce che vadano considerate e iscritte nel bilancio previsionale tutte le entrate e le spese.
Il principio della competenza finanziaria costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive.
Questo implica che, nei bilanci degli enti locali, le obbligazioni sono imputate all’esercizio finanziario in cui sorgono le obbligazioni.
Il principio della competenza economica si occupa di imputare degli eventi economici e finanziari al giusto esercizio.
In altri termini, i ricavi e i costi dell’esercizio devono essere inerenti all’esercizio stesso, indipendentemente dalla manifestazione finanziaria delle operazioni. I ricavi sono di competenza se il processo produttivo è stato completato .
Per presentare informazioni affidabili, la sostanza deve prevalere sulla forma.
Questo implica, nel caso di una transazione complessa, di accordare una maggiore importanza alla realtà finanziaria ed economica piuttosto che allo status giuridico dell’impresa.
La gestione della contabilità è estremamente complessa. Fortunatamente, diverse soluzioni software semplificano notevolmente il processo.
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Se avete ancora qualche dubbio circa i principi contabili, fatecelo sapere commentando qui sotto!