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Il media che reinventa l'impresa
Libro Mastro: un nome dal sapore arcaico che, però, non fa riferimento a nessuna epoca lontana, né a qualche misterioso mondo magico.
Al contrario, il libro mastro è uno strumento utilizzato quotidianamente nelle scritture contabili. Nessun riferimento, dunque, a incantesimi trascritti in massicci manoscritti. Le uniche informazioni contenute nel libro mastro sono i dati relativi alle variazioni economico-finanziarie dell’azienda. Ma addentriamoci un po’ più nei particolari.
Il libro mastro è un registro contabile, ovvero uno dei documenti principali della gestione contabile. Fa parte delle scritture contabili fondamentali e ha come oggetti il reddito e il patrimonio dell’azienda.
In particolare, il libro mastro contiene l’insieme dei conti economici e finanziari accesi o movimentati dall’azienda durante un dato esercizio. Questi sono riportati distintamente, nel senso in sezioni a sé stanti, una per ogni conto. Nella pratica, ad ogni conto economico corrisponde un conto finanziario.
Abbiamo parlato di conti economici e conti finanziari. Ma di che cosa si tratta?
I conti sono generalmente schemi in cui vanno inseriti i dati delle scritture contabili. Essi possono essere di due tipi:
Il libro mastro serve ad effettuare la registrazione contabile delle variazioni economico-finanziarie di un’azienda durante un esercizio. Queste sono, in altre parole, le transazioni aziendali.
Dunque, il libro mastro fornisce un’immagine subitanea del saldo e dei differenti elementi contabili di un’azienda e, in questo modo, permette di riflettere sulle operazioni aziendali intraprese durante l’esercizio in modo mirato.
Abbiamo detto che il libro mastro registra i dati contenuti nei conti che fanno riferimento alle variazioni economico-finanziarie dell’azienda.
Per essere precisi, queste equivalgono a:
Il libro mastro non è sempre obbligatorio. Secondo il Codice Civile (articolo 2214), il libro mastro risulta obbligatorio se la natura e le dimensioni dell’impresa lo richiedono. Infatti, esso non si applica, di norma, ai piccoli imprenditori.
Le norme fiscali (DPR 600/1973, articolo 14), invece, lo impongono a tutte le aziende in contabilità ordinaria. Quindi, il libro mastro sarà sicuramente applicato a:
Il libro mastro e il libro giornale sono due scritture contabili fondamentali per la tenuta della contabilità generale. Esse corrispondono a dei registri distinti, ma strettamente collegati tra loro.
Infatti, in essi sono registrate le stesse informazioni, seppur in modalità differente, secondo il criterio della partita doppia.
→ Il libro giornale riporta i dati secondo un criterio cronologico, ovvero in base alla data di creazione del conto;
→ Il libro mastro registra le informazioni secondo un criterio sistematico, ovvero in base all’oggetto di riferimento. In questo caso, l’oggetto di riferimento è ogni singolo conto. In questo senso, si può definire il libro mastro come una scrittura sistematica.
Nella pratica, il libro mastro si presenta come una serie di schede, ognuna delle quali è intestata ad un determinato oggetto.
Nelle schede del libro mastro sono riportati tutte le informazioni su attività e passività, entrate e uscite, insomma di ogni movimento economico o finanziario dell’azienda. Questi dati sono, come visto, organizzati in schemi chiamati conti.
In particolare, ogni conto viene redatto sotto forma di un mastrino. Il mastrino è prospetto contabile che accoglie le operazioni di un conto. Visivamente, esso si sviluppa a forma di T:
☝ Il libro mastro è modificabile: le informazioni in esso riportate possono essere corrette. Esse devono, però, rimanere chiare e leggibili (art. 2219 del Codice Civile).
Il libro mastro va conservato per almeno 10 anni dall’ultima rilevazione, anche in caso di interruzione di attività, per consentire lo svolgimento senza intoppi di eventuali accertamenti fiscali.
Sebbene non obbligatorio, il libro mastro corrisponde ad uno dei registri più utilizzati dai contabili su base quotidiana.
Perché questo? Beh, perché il libro mastro fornisce, in effetti, una panoramica di tutti movimenti aziendali in modo sistematico. I suoi alti gradi di organizzazione strutturale consentono di monitorare le transazioni aziendali. Il libro mastro funge, dunque, da buon indicatore per arrivare a comprendere più a fondo l’andamento del business.