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Il media che reinventa l'impresa
Gli investimenti sono una fonte di reddito importante per le aziende e le startup, ma possono coincidere anche con ingenti perdite. Come fare per prevedere le probabilità di successo di un investimento?
Nel 1914, F. Donaldson Brown inventò una formula che consente di calcolarla. Quest’ultima esprime il calcolo del ROI, anche chiamato Metodo DuPont, dal nome della società in cui lavorava l’ingegnere elettrico che la ideò.
In questo articolo ti verrà illustrato il metodo di calcolo del valore del ROI, o Return on Investment uno dei principali indici di bilancio. Insieme alle istruzioni e alle formule da applicare, troverai anche esempi concreti di applicazione.
ROI è un acronimo che sta per Return on Investment. Italianizzata, questa denominazione è definibile come Ritorno sull’Investimento e corrisponde ad una metrica che consente di misurare la redditività del capitale investito.
Il ROI, dunque, è un indice di redditività o un tasso utile alla misurazione di un qualsiasi investimento economico in rapporto al capitale investito.
☝ Si presti attenzione a non confondere il ROI con il ROE! Il ROI, infatti, corrisponde al guadagno rispetto al costo totale dell’investimento. Il ROE, o Return on Equity, invece, esprime semplicemente il guadagno dell’investimento rispetto al costo iniziale.
Il ROI è una metrica finanziaria che viene impiegata ampiamente da ogni tipo di gestione aziendale. Utilizzata tanto dalle startup, quanto aziende tradizionali, si applica in diversi ambiti da quelli finanziari a quelli di gestione aziendale.
Qual è il segreto di tale successo? Il ROI ha una vasta gamma di applicazioni pratiche ed implica diversi vantaggi, vediamoli insieme.
Il calcolo del ROI è importante in quanto permette di stimare l’ammontare del guadagno in caso di successo, quindi di un guadagno, in rapporto ad un investimento di una somma di denaro.
Il calcolo del ROI, dunque, aiuta nella misurazione del rendimento di un investimento. Esso, infatti, fornisce una risposta concreta alle domande: conviene investire? Otterrò dei buoni guadagni?
Il calcolo del ROI consente, dunque, di e, dunque, valutare il possibile guadagno legato ad un dato investimento. Consiste, quindi, in un supporto nella scelta di un investimento, perché permette di individuarne il potenziale. È, eventualmente, anche utile per operare un confronto tra diversi investimenti, per poter optare per quello in apparenza più lucroso.
Inoltre, il ROI è un indicatore importante nelle analisi ex-post, in quanto permette agli investitori di tenere sotto controllo i risultati del loro investimento. Questo è utile soprattutto in caso di investimenti che non determinano guadagni immediati. In questi contesti, infatti, ricorrere al ROI è conveniente per poter individuare la possibile progressione o l’eventuale regressione dei guadagni.
👀Si presti attenzione al fatto che il ROI non è l’unico indicatore da considerare nel caso si intenda valutare la bontà di un investimento.
Infatti, per operare un’analisi affidabile, è necessario tenere presente anche altri fattori, quali, ad esempio, l’ammontare delle probabilità di riuscita o, soprattutto, il rischio.
Relativamente semplice, il calcolo ROI si può svolgere autonomamente senza problemi, a patto che si presti attenzione ai dettagli relativi ai costi delle specifiche attività.
Per eseguire il calcolo del ROI, infatti, basta applicare la formula riportata qui sotto. Essa non è l’unica formula possibile, ma coincide con quella più apprezzata e utilizzata corrisponde alla formula del ROI in ambito aziendale:
ROI = Risultato operativo / Capitale investito
→ Il risultato operativo corrisponde all’utile o guadagno netto (o utile derivato), ovvero il reddito totale derivante dalla campagna d’investimento.
→ Il capitale investito, invece, è la somma di denaro che è stata investita al netto da ammortamenti ed accantonamenti.
☝ In base al settore di applicazione, è necessario integrare il calcolo con determinate variabili particolari. Infatti, non tutte le attività prevedono lo stesso tipo di spese: i costi variano in base al settore in cui il calcolo del ROI viene eseguito.
In base al settore può variare leggermente anche la formula. Ad esempio, nell’ambito personale, la formula sarà, piuttosto:
ROI = (Guadagni – Costi) / Costi
👀 Il ROI può essere espresso, all’occorrenza, anche in percentuale, ma vedremo tutti i passaggi accuratamente in seguito.
In ogni caso, se il calcolo ROI fornirà un risultato positivo, allora vuol dire che i guadagni saranno maggiori del capitale investito. Invece, se il calcolo del ROI fornirà un risultato negativo, allora significherà che l’investimento comporterà piuttosto una perdita di denaro.
Di seguito proponiamo alcuni esempi di applicazione del calcolo del ROI per rendere esplicito come, in base alla branca di applicazione del calcolo, sussistono determinate variabili da tenere in considerazione per ottenere un risultato affidabile del dato ROI.
Sempre più aziende si stanno rivolgendo al mondo dei social media per promuovere il proprio marchio. Infatti, i social network coincidono con un pubblico vasto facilmente accessibile.
Le variabili, in questo caso, dipendono dalla piattaforma utilizzata per la promozione. Esse sono:
I social media sono anche utilizzabili per fare campagne limitatamente all’aumento della brand awareness. In questo caso, le variabili sono quelle riportate dalla sorgente di traffico referral di Google Analytics, ovvero:
Attenzione! In caso di intenzione di intraprendere campagne sponsorizzate sui social media, bisogna concentrarsi in modo particolare sulla modalità di promozione dei contenuti. Ovvero, è necessario informarsi su tutti i parametri legati alla piattaforma scelta per non causare sovra spese e, dunque, una diminuzione del ROI.
Se, nell’ambito del Digital Marketing, si ha intenzione di intraprendere una campagna pubblicitaria tramite Google Ads, bisognerà utilizzare la seguente formula:
ROI della campagna pubblicitaria tramite Google Ads = (Entrate – Costi legati ai prodotti o servizi venduti) : Costi legati ai prodotti o servizi venduti
In questo caso, le variabili legate ai costi e ai risultati raggiunti sono:
Nel caso di campagna di Content Marketing, le variabili che entrano in gioco sono:
A seguito dell’intenzione di calcolare il ROI di una campagna di E-Mail marketing, o campagna DEM (Direct E-Mail Marketing), è necessario prendere in considerazione le seguenti variabili:
☝ Nell’ambito del Digital Marketing, le campagne di E-Mail Marketing sono quelle con il ROI più alto. Dunque, risulta assennato investire su questo tipo di modalità di comunicazione.
Tuttavia, le campagne di E-Mail Marketing portano risultati per lo più nel lungo periodo, perché fanno leva sulla fidelizzazione dei clienti. Questo significa che esse determinano un impiego di risorse costante e continuativo.
Ma passiamo, ora, alla pratica. Qui sotto ti proponiamo un esempio concreto di calcolo del ROI:
Per operare campagne di marketing digitale più accurate, si può ricorrere al ROAS, o Return on Advertising Spendings (italianizzato: Ritorno sulla Spesa Pubblicitaria). Questo corrisponde ad un indicatore che consente di calcolare un ROI in modo più preciso.
Il ROAS è una metrica che aiuta ad identificare se le campagne di advertising aziendali stanno avendo successo. Di seguito la formula per il calcolo:
ROAS = Ricavi ottenuti (ovvero entrate o guadagno dalle campagne pubblicitarie) : Spesa pubblicitaria sostenuta
Eventualmente possibile esprimerlo in percentuale:
ROAS = Ricavi ottenuti / Spesa pubblicitaria x 100
☝ A differenza del ROI, il ROAS non dà un’indicazione del vero profitto.
Di seguito proposto un esempio di ROAS:
Come abbiamo già accennato, non esiste un solo metodo di calcolo del ROI. Un metodo alternativo di calcolo del ROI, infatti, è il seguente:
ROI = ROS x ROT
dove le variabili ROS e ROT corrispondono a:
Come abbiamo visto, il calcolo del ROI comporta molti vantaggi. Esso, tuttavia, ha anche qualche limite.
I limiti del calcolo del ROI corrispondono al fatto che esso, in verità, non tiene conto delle variabili del tempo e del rischio. Queste variabili, tuttavia, risultano fondamentali nella valutazione di un investimento.
Il rischio, ovvero l’incertezza riguardo alla riuscita dell’investimento, ad esempio, è tanto più alto quanto più alte sono le possibilità di guadagno. Per ovviare a questo problema è possibile porvi, però, un parziale rimedio, ovvero calcolare il ROI su base annua.
Dunque, il limite fondamentale del ROI consiste nella sua capacità di evidenziare solo le opportunità di guadagno finanziario di investimento, senza prendere in considerazione il tempo necessario per realizzarlo e il rischio che si incorre.
Per aumentare il ROI e massimizzare il suo potenziale, basta concentrarsi nello sviluppo di una strategia basata su due sole parole chiave: preparazione e aggiornamento.
In questa fase, è bene prestare attenzione al fatto che la redazione dei contenuti sia eseguita tenendo conto dei parametri SEO.
L’aggiornamento corrisponde all’operazione di continua modifica ed innovazione delle misure adottate per meglio adeguarsi alle condizioni imposte dal proprio target. È fondamentale, infatti, evitare di offrire contenuti obsoleti.