

HRIS: una sistema che mette insieme tutte attività che riguardano le Risorse Umane. Conosciamo meglio questo strumento!
Il media che reinventa l'impresa
La Digital HR si è ormai largamente diffusa: buste paga, gestione delle richieste ferie e telelavoro, archiviazione e firma di contratti di lavoro, recruiting e corsi di aggiornamento...tutte queste pratiche si svolgono sempre più sovente online.
Il digital non ha solamente rivoluzionato il nostro modo di lavorare, ma anche l’intero processo di gestione delle risorse umane.
Ma cosa si intende di preciso con digitalizzazione delle risorse umane? Perché è così importante digitalizzare il processo HR?
In questo articolo i responsabili HR possono trovare qualche suggerimento utile per gestire al meglio questo ruolo così importante.
La Digital HR designa l'insieme dei processi che consentono di dematerializzare le pratiche HR, utilizzando strumenti digitali specializzati.
La trasformazione digitale non ha risparmiato l’ambito HR, le cui numerose mansioni:
Al centro della strategia aziendale, le HR si sono quindi digitalizzate per una gestione online più efficace di svariate attività:
I principali obiettivi della Digital HR sono:
Alcuni ritengono che la Digital HR disumanizzi l’attività delle risorse umane.
Per ovviare a questo limite è opportuno investire in formazione per:
In qualità di responsabile HR, il vostro obiettivo è di migliorare il processo in atto e di adattare, o addirittura guidare, la digitalizzazione delle pratiche e degli strumenti all'interno dell’azienda.
Secondo un’analisi svolta da Talent Garden, gli HR manager si aspettano benefici apportati dalla Digital Transformation principalmente nelle seguenti attività:
L’e-recruitment permette di realizzare delle campagne più rapide e più mirate, grazie alla diffusione capillare delle offerte di lavoro tramite un grande numero di piattaforme, come le job board e i social network professionali.
D’altro canto, le tecniche di assunzione si rinnovano continuamente: i dipendenti possono valutare i loro possibili futuri colleghi (si parla in tal senso di recruitment collaborativo) e i colloqui di assunzione possono avvenire tramite le applicazioni di videoconferenza.
Il digitale permette anche una miglior gestione dei dati. Ad esempio, i CV possono essere catalogati in una libreria dotata di tag ed etichette con parole chiave.
L’e-learning è centrale nelle organizzazioni più moderne, in cui sempre più spesso alcuni collaboratori lavorano da casa.
L’azienda può anche decidere di creare dei propri corsi online, chiamati COOC, acronimo per Corporate Open Online Course.
Il benessere sul luogo di lavoro è molto importante.
Per questo motivo, si domanda l’opinione dei collaboratori, e si cerca di valutare il clima generale tramite dei sondaggi online anonimi.
Gli impiegati vengono anche complimentati quando raggiungono i loro obiettivi.
L’esperienza dei collaboratori è quindi al centro dell’attenzione, così da fidelizzarli e valorizzare l’employer branding.
La gestione partecipativa e la disaggregazione dei servizi implicano anche una comunicazione HR orizzontale, facilitata dall’uso di social network aziendali.
I chatbot non concernono più solamente i siti e-commerce o le piattaforme istituzionali!
Le risorse umane utilizzano talvolta questi strumenti digitali per guidare gli impiegati attraverso il portale HR.
Le domande più semplici sono gestite dal robot, mentre quelle più complesse sono trattate in un appuntamento proposto automaticamente, grazie all’integrazione con l’agenda del team HR.
L’individuazione di software adeguati riduce i rischi legati alla Digital HR. Per ogni funzione HR, esistono dei software specifici:
Vi sono poi diverse soluzioni HRMS che accorpano più funzioni tra quelle viste sopra. Tra queste figurano MiHCM e Digital HRMS.
Telelavoro, coworking, ecc... il tempo e il luogo di lavoro sono drasticamente cambiati e vanno quindi gestiti diversamente.
Per più comfort, trasparenza, reattività e flessibilità, che sia dal lato HR o da quello dei collaboratori, la digital HR è diventata essenziale.
Ma occorre togliere alcuni freni e formare il personale ai nuovi usi, grazie a strumenti intuitivi collaborativi.
Non significa automatizzare tutti i processi, bensì ottimizzarne alcuni per meglio concentrarsi sul capitale umano, il vero pilastro delle risorse umane.