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Il media che reinventa l'impresa
Quando si parla di contabilità, si sente spesso parlare di attività e passività. Ma sapete di cosa si tratta esattamente? All’interno dello stato patrimoniale, sapete che cosa rientra nelle attività? E quali voci rientrano invece nelle passività?
Facciamo il punto su questi concetti di contabilità, che costituiscono due facce della stessa medaglia. Al termine della lettura, avrete le idee molto più chiare in materia!
Comprendere alla perfezione la differenza tra attività e passività è fondamentale per stabilire lo stato di salute di un’azienda.
Infatti, attivi e passivi costituiscono due elementi imprescindibili per redigere lo stato patrimoniale:
💡 Sapete in cosa consiste lo stato patrimoniale? Si tratta di un documento che definisce la situazione del patrimonio di un’azienda in uno specifico momento, e che assieme al conto economico, al rendiconto finanziario e alla nota integrativa, compone il bilancio d'esercizio. Al suo interno, le attività e le passività si trovano in due sezioni contrapposte.
➕ In contabilità, le attività rappresentano tutto ciò che un’azienda possiede.
Gli attivi comprendono pertanto i beni che:
Le attività si posizionano nella colonna sinistra dello stato patrimoniale.
➖ In contabilità, le passività rappresentano tutti i debiti contratti da un’azienda, più i capitali propri. In altri termini, si tratta di un valore economico negativo, poiché induce un deflusso di risorse.
Le passività sono costituite da tutte le risorse che hanno permesso alla società di finanziare e coprire le sue attività.
Si posizionano nella colonna di destra dello stato patrimoniale.
Per redigere un bilancio conforme ai principi contabili, è indispensabile che attività e passività siano coincidenti. Infatti, se per ipotesi le 2 parti non coincidessero (ad esempio con le attività superiori alle passività), vorrebbe dire che i fondi investiti sarebbero superiori a quelli realmente disponibili, evento per natura impossibile.
Si può quindi affermare che il capitale investito genera ricchezza, e che le passività generano le attività.
Le immobilizzazioni costituiscono gli investimenti a lungo termine dell'azienda, destinati a durare nel tempo e a generare valore.
Si distinguono tre tipologie di immobilizzazioni:
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Gli attivi circolanti, anche chiamati attività correnti, sono gli impieghi di breve durata. Sono pertanto più “liquidi” rispetto alle immobilizzazioni.
Costituiscono un asset necessario per il buon funzionamento aziendale, e comprendono:
Poste in alto, nella colonna di destra, si trovano le passività consolidate, composte da:
In basso a destra, si trovano le passività correnti. Si tratta dei debiti contratti dall’impresa:
💡 Perché i debiti sono considerati risorse contabili? Perché rappresentano somme di denaro che non sono ancora state prelevate dai conti dell'azienda dal punto di vista contabile, quindi sono denaro ancora a disposizione.
Ogni imprenditore ha costantemente a che fare con attività e passività. Per questo motivo, è importante avere ben chiari questi due concetti di contabilità, conoscendo nel dettaglio che cosa rappresentano e da cosa sono composti.