

Il tasso di retention netto è un indicatore sempre più utilizzato dalle aziende che operano con un modello di business ricorrente. Altamente strategico, sta diventando sempre più indispensabile.
Il media che reinventa l'impresa
Praticamente sconosciuto fino a una decina di anni fa, il SaaS (Software as a Service) si è oggi imposto nel mondo dell’informatica, e del software in particolare.
Si tratta di un modello di distribuzione in costante crescita, che sta via via soppiantando la cosiddetta distribuzione on premise.
Ma di cosa si tratta precisamente? Quali vantaggi consente? E quali sono le sue funzionalità cardine?
Il SaaS è un modello di distribuzione del software tramite infrastruttura cloud. Il suo principale vantaggio? Usufruire di software e applicazioni senza necessità di installazioni (su computer o server). È infatti possibili accedere ai servizi SaaS entrando semplicemente in un browser web da qualsiasi dispositivo.
☝Per un’esperienza ottimale, è necessario disporre di una buona connessione internet.
Il modello SaaS ha soppiantato i software tradizionali: i cosiddetti software on premise, che si installano nei server aziendali. D’altronde, il termine inizialmente impiegato per il SaaS era on demand, l’esatto opposto di on premise.
Il SaaS mette a disposizione degli utenti applicazioni ospitate su server remoti, sfruttando il cloud computing: i dati sono ospitati in data center esterni all'azienda che li utilizza.
💡 SaaS e cloud computing non sono sinonimi: il cloud è un concetto più ampio del SaaS, che concerne in particolare l'infrastruttura IT delle aziende.
Vediamo ora come funziona concretamente il “software come servizio”:
Se utilizzate più software SaaS e volete connetterli tra loro potete utilizzare un’API. Acronimo di Application Programming Interface, designa un insieme di procedure volte a collegare più app tra loro.
☝Ad esempio, potrebbe essere comodo connettere il vostro software per le buste paga con quello per la contabilità per evitare di reinserire gli stessi dati due volte. Così, si riducono le possibilità di errori, duplicazioni o omissioni.
Il business model differisce notevolmente dal modello on premise, nel quale si acquista una licenza. Nel SaaS invece, si sottoscrive un abbonamento:
Il prezzo dell’abbonamento include:
In generale, rispetto a una soluzione on premise, un abbonamento mensile per un servizio SaaS è meno caro, specie considerando l’assenza di costi di manutenzione.
Inoltre, gli upgrade avvengono automaticamente. Anche in questo caso, senza nessun costo aggiuntivo.
Si tratta quindi di una formula più economica e accessibile a un numero maggiore di aziende.
Che vi troviate in ufficio, su un treno o a casa, poter accedere al software da qualsiasi luogo è estremamente utile.
Con una semplice connessione Internet, potete svolgere smart working comodamente da casa.
👉 Potete avanzare sui progetti anche senza un software installato sul computer. SaaS = libertà!
Se l’azienda cresce, i bisogni si evolvono di conseguenza ( funzionalità, spazi di archiviazione, esigenze aziendali, ecc.).
La flessibilità dell’abbonamento SaaS garantisce una scalabilità ottimale.
👉Potete regolare il numero di utenti in base alle esigenze, scegliere solo i pacchetti con le funzionalità che vi servono, passare da un abbonamento mensile senza vincoli a un abbonamento annuale più economico...c’è una formula per ogni esigenza!
Un imprevisto in azienda? Nessun problema: tutti i dati sono al sicuro nel cloud.
Per assicurare la continuità operativa, potete semplicemente cambiare computer e ripartire da dove vi siete fermati!
Gestite i servizi IT localmente o preferite ospitarli su server remoti nel cloud?
La differenza principale tra IaaS (Infrastructure as a Service), PaaS (Platform as a Service) e SaaS (Software as a Service) sta nel numero di servizi ospitati in sede o nel cloud.
Questo schema aiuta a capire le differenze tra i vari modelli:
L’IaaS è considerato il primo livello di cloud. Si tratta di un’infrastruttura remota, sulla quale i direttori informatici installano il loro sistema operativo e le loro applicazioni, senza preoccuparsi dell’hardware vero e proprio. In sostanza, affittano la quantità di spazio (cpu e ram) di cui necessitano, e rimangono responsabili del funzionamento software.
Microsoft Azure e Amazon EC2 offrono questo servizio.
Questo modello è una via di mezzo tra IaaS e SaaS. In questo caso, l’azienda:
Tra i più noti provider di servizi PaaS figurano Windows Azure e IBM Bluemix.
Non si può negare la crescita impetuosa del Software as a Service, così come il suo ruolo chiave nella trasformazione digitale. Il Saas non è la panacea di tutti i mali delle imprese, ma i suoi benefici sono considerevoli, soprattutto in termini di produttività.
Se non lo avete ancora fatto, cosa attendete a convertirvi al modello SaaS? La vostra competitività non può che beneficiarne!
Se invece utilizzate già questo sistema, quali sono le vostre impressioni in materia?