SaaS cloud: tutti i segreti del Software as a Service

SaaS cloud: tutti i segreti del Software as a Service

Da Maxime Perotti
Il 20/10/20

Praticamente sconosciuto fino a una decina di anni fa, il SaaS (Software as a Service) si è oggi imposto nel mondo dell’informatica, e del software in particolare.

Si tratta di un modello di distribuzione in costante crescita, che sta via via soppiantando la cosiddetta distribuzione on premise.

Ma di cosa si tratta precisamente? Quali vantaggi consente? E quali sono le sue funzionalità cardine?

Definizione

Che cos’è il SaaS?

Il SaaS è un modello di distribuzione del software tramite infrastruttura cloud. Il suo principale vantaggio? Usufruire di software e applicazioni senza necessità di installazioni (su computer o server). È infatti possibili accedere ai servizi SaaS entrando semplicemente in un browser web da qualsiasi dispositivo.

☝Per un’esperienza ottimale, è necessario disporre di una buona connessione internet.

Il modello SaaS ha soppiantato i software tradizionali: i cosiddetti software on premise, che si installano nei server aziendali. D’altronde, il termine inizialmente impiegato per il SaaS era on demand, l’esatto opposto di on premise.

Come funziona?

Il SaaS mette a disposizione degli utenti applicazioni ospitate su server remoti, sfruttando il cloud computing: i dati sono ospitati in data center esterni all'azienda che li utilizza.

💡 SaaS e cloud computing non sono sinonimi: il cloud è un concetto più ampio del SaaS, che concerne in particolare l'infrastruttura IT delle aziende.

Vediamo ora come funziona concretamente il “software come servizio”:

  1. l’utente sceglie l’abbonamento più adatto proposto da un editore software;
  2. non effettua alcuna installazione sul suo computer o sui suoi server;
  3. si connette all’applicazione SaaS tramite un browser web;
  4. ottiene aggiornamenti automatici e del tutto gratuiti.

Se utilizzate più software SaaS e volete connetterli tra loro potete utilizzare un’API. Acronimo di Application Programming Interface, designa un insieme di procedure volte a collegare più app tra loro.

☝Ad esempio, potrebbe essere comodo connettere il vostro software per le buste paga con quello per la contabilità per evitare di reinserire gli stessi dati due volte. Così, si riducono le possibilità di errori, duplicazioni o omissioni.

Il business model SaaS?

Il business model differisce notevolmente dal modello on premise, nel quale si acquista una licenza. Nel SaaS invece, si sottoscrive un abbonamento:

  • mensile o annuale,
  • per utente o per gruppo di utenti,
  • con o senza impegno.

Il prezzo dell’abbonamento include:

  • l’utilizzo del software online,
  • l’hosting sui server dell'editore SaaS,
  • aggiornamenti automatici,
  • il servizio clienti (facoltativo).

I vantaggi del SaaS

Per una riduzione dei costi

In generale, rispetto a una soluzione on premise, un abbonamento mensile per un servizio SaaS è meno caro, specie considerando l’assenza di costi di manutenzione.

Inoltre, gli upgrade avvengono automaticamente. Anche in questo caso, senza nessun costo aggiuntivo.

Si tratta quindi di una formula più economica e accessibile a un numero maggiore di aziende.

Per un software accessibile ovunque ed in qualsiasi momento

Che vi troviate in ufficio, su un treno o a casa, poter accedere al software da qualsiasi luogo è estremamente utile.

Con una semplice connessione Internet, potete svolgere smart working comodamente da casa.

👉 Potete avanzare sui progetti anche senza un software installato sul computer. SaaS = libertà!

Per crescere al giusto ritmo

Se l’azienda cresce, i bisogni si evolvono di conseguenza ( funzionalità, spazi di archiviazione, esigenze aziendali, ecc.).

La flessibilità dell’abbonamento SaaS garantisce una scalabilità ottimale.

👉Potete regolare il numero di utenti in base alle esigenze, scegliere solo i pacchetti con le funzionalità che vi servono, passare da un abbonamento mensile senza vincoli a un abbonamento annuale più economico...c’è una formula per ogni esigenza!

Per restare sempre operativi

Un imprevisto in azienda? Nessun problema: tutti i dati sono al sicuro nel cloud.

Per assicurare la continuità operativa, potete semplicemente cambiare computer e ripartire da dove vi siete fermati!

SaaS, PaaS, IaaS: quali differenze intercorrono tra i servizi di cloud computing?

Gestite i servizi IT localmente o preferite ospitarli su server remoti nel cloud?

La differenza principale tra IaaS (Infrastructure as a Service), PaaS (Platform as a Service) e SaaS (Software as a Service) sta nel numero di servizi ospitati in sede o nel cloud.

Questo schema aiuta a capire le differenze tra i vari modelli:

Schema dei provider cloud© Sigemi

IaaS, Infrastructure as a Service

L’IaaS è considerato il primo livello di cloud. Si tratta di un’infrastruttura remota, sulla quale i direttori informatici installano il loro sistema operativo e le loro applicazioni, senza preoccuparsi dell’hardware vero e proprio. In sostanza, affittano la quantità di spazio (cpu e ram) di cui necessitano, e rimangono responsabili del funzionamento software.

Microsoft Azure e Amazon EC2 offrono questo servizio.

PaaS, Platform as a Service

Questo modello è una via di mezzo tra IaaS e SaaS. In questo caso, l’azienda:

  • usufruisce di una piattaforma distribuita come servizio,
  • dispone di un ambiente nel quale può aggiungere le sue applicazioni e i suoi software,
  • affitta il sistema operativo, il server e il software.

Tra i più noti provider di servizi PaaS figurano Windows Azure e IBM Bluemix.

Il futuro appartiene al SaaS

Non si può negare la crescita impetuosa del Software as a Service, così come il suo ruolo chiave nella trasformazione digitale. Il Saas non è la panacea di tutti i mali delle imprese, ma i suoi benefici sono considerevoli, soprattutto in termini di produttività.

Se non lo avete ancora fatto, cosa attendete a convertirvi al modello SaaS? La vostra competitività non può che beneficiarne!

Se invece utilizzate già questo sistema, quali sono le vostre impressioni in materia?

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