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Business continuity plan: una guida pratica

Da Roberta SalzanoAggiornato il 2 ottobre 2020, pubblicato il ottobre 2019


Per poter ripristinare i dati recuperati, il vostro business management prima di tutto padroneggiare il proprio Business Continuity Plan. Tuttavia, le interazioni tra la vostra infrastruttura IT e delle soluzioni Cloud sono oggi molto complesse! State tranquilli: per meglio informarvi vi offriremo dei consigli pratici.

Le basi del Business Continuity Plan

Per evitare confusione, soprattutto col Disaster Recovery Plan che vedremo in seguito, cerchiamo di definire il Business Continuity Plan. È anche conosciuto come Piano di Continuità Operativa (PCO) è l'insieme di procedure in un processo di risposta all'interruzione delle attività e ripresa un determinato livello di operatività.

Un backup senza Business Continuity Plan: blackout garantito?

 Non preoccupatevi, la nostra guida vi aiuterà passo passo: il backup dei vostri dati rimane essenziale e questo punto è chiaro, se non lo fosse vi invito.

Leggete la nostra guida sul backup

Tutto ciò però non è sufficiente, ricerche effettuate sull'adozione di queste misure protettive mostra come infatti la maggior parte delle aziende italiane non adotti strumenti di Business Continuity Plan, ad eccezione di banche e assicurazioni.  Infatti, come nessuno dimentica il backup, molte aziende italiane non si preoccupano di avere un piano di ripristino mostrando un ritardo con gli altri paesi europei. 
Perché è così difficile identificare i confini tra i vari servizi IT, centri dati, ecc.?  Perché è così difficile per un'azienda controllare e monitorare ogni collegamento?

Cosa significano IaaS, SaaS e PaaS?

Buttiamoci nel mondo cloud. Per soddisfare l'utente finale, ci sono tre famiglie di imprese: host, editori e integratori.Vi abbiamo messo alcune definizioni per scoprire cosa nascondono gli acronimi Saas, Paas e Iaas (no, non sono batteri!).

IaaS, Infrastructure as a Service

L'Infrastructure as a Service consente di accedere a un'infrastruttura IT completa on-demand. La gestione è identica a quella di un'infrastruttura fisica o virtuale tradizionale. In questo modo il vostro Dipartimento Sistemi Informativi risparmia denaro utilizzando un sistema di abbonamento . L'azienda delega la gestione del server come hardware, virtualizzazione, storage e sistemi operativi al suo fornitore di cloud di terze parti.

Esempi di IaaS:

  • Amazon EC2
  • Numergy

Saas, Software as a Service

Il Software as a Service viene installato su un server remoto. Gli utenti possono accedervi online.
Anche in questo caso, l'abbonamento è necessario per garantire servizi di alta qualità.

Esempi di SaaS con soluzioni di messaggistica e soluzioni collaborative:

  • Microsoft Office 365
  • G Suite (Google Apps)

PaaS, Platform as a Service

La vostra azienda accede ad un ambiente applicativo on-demand: utilizza una piattaforma come servizio. Ad esempio, è possibile noleggiare il sistema operativo, il server e il software.

Esempi di PaaS:

  • Windows Azure
  • Google Engine
  • IBM Bluemix


Virtualizzazione dei vostri sistemi informativi senza reversibilità: NO WAY!

Un rapido promemoria: la virtualizzazione consente agli utenti aziendali di accedere ad ambienti virtuali o computer virtuali senza passare per un'installazione su macchina. Vi invitiamo a controllare il vostro editore: ha un'API fluida e sicura o procedure per garantire la reversibilità nelle giuste condizioni? 
 
Abbiamo raccolto alcuni elementi essenziali per aiutarvi a comprendere il recupero dei dati.

Cerchiamo di evitare ogni rischio di confusione tra il BCP (Business Continuity Plan) e il DRP (Disaster Recovery Plan), eliminando così ogni potenziale contaminazione da uso improprio e mantenendo il vostro obiettivo di performance. Il Business Continuity Plan include tutte le procedure e i requisiti per garantire la continuità delle vostre attività relative a ciascuna linea di business. Nel vostro piano di continuità, troviamo il Business Resumption Plan, una procedura specifica.
 

Il BCP o Business Continuity Plan

Come abbiamo visto sopra, nel panorama odierno del cloud computing, ogni azienda è diventata dipendente dai propri fornitori, in particolare dal server.  Cosa succede in caso di guasto? La pianificazione della continuità richiede rigore e coerenza. Il pacchetto di sistema da cui si dipende deve continuare a funzionare. 
 
Il vostro Business Continuity Plan è un documento strategico aggiornato che definisce e pianifica come dovete reagire in caso di catastrofe, al fine di ridurre al minimo gli aspetti negativi e i danni. Si tratta della capacità della vostra azienda di far fronte ai casi di forza maggiore e di continuare la sua attività a tutti i livelli, in modo globale. Potete fare affidamento sulla ISO 22301, che definisce le procedure di efficienza, per aumentare la resilienza del vostro business in seguito a un disastro o a un arresto.

DRaaS o Disaster Recovery

Il Disaster Recovery è particolarmente importante per tutte le vostre esigenze informatiche. Si rivolge al vostro sistema IT: cloud privato o pubblico, reti, manutenzione, database, archiviazione, amministrazione, condivisione, migrazione dati, gestione, ecc. Ogni macchina del vostro parco informatico, virtuale o reale, e ogni operazione, deve beneficiare di un sistema di backup, da cui dipende la sopravvivenza della vostra azienda.

Il Disaster Recovery Plan è diventato vitale: a causa degli attacchi dell'11 settembre 2001, è emersa una consapevolezza a livello mondiale tra i dirigenti aziendali e gli i data analyst.  L'avete capito: il backup basic è finito. Siete pronti ad affrontare un disastro o un incidente informatico?

Come evitare le insidie nell'era del Cloud Computing?

Ad oggi non esiste un vaccino, ma abbiamo piccola dritta basilare:  

  • La continuità non è un elemento fisso e senza tempo, ma deve essere in linea con la strategia aziendale.
  • Un'idea sbagliata: il piano di continuità è l'attività degli specialisti IT.
  • Un errore comune: nessun test del Business Continuity Plan.

Puntare alla massima disponibilità

Ogni cliente SaaS conserva il diritto di utilizzare l'accesso ai propri dati, indipendentemente da ciò che accade. Esistono diverse soluzioni per proteggersi dal rischio di fallimento del fornitore.

Migliorare le prestazioni dei data center

Il segreto? Logicamente, è necessario identificare la catena di servizio nella giungla dei fornitori. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e assumere impegni trasparenti.

Soluzioni software per la vostra continuità operativa

Se non sapete da che parte iniziare nella scelta di un software adatto alla vostra organizzazione, noi possiamo darvi la spintarella iniziale per trovare un programma che faccia al caso vostro e proseguire nel caso con ulteriori ricerche.

IBM Resiliency Disaster Recovery as a Service

Con questo software IBM siamo su una soluzione di Disaster Recovery completamente gestita. L'utilizzatore potrà essere tranquillo e affidarsi alle capacità e all'esperienza IBM. Si tratta di un software estremamente flessibile sia in termini di prezzo che di architettura (ad esempio cloud privato, pubblico o ibrido).

Tra le sue funzionalità principali troviamo:

  • Velocità e sicurezza elevati nel ripristino dati
  • Alti livelli di automazione
  • Ottimizzazione della resilienza

Beemo Data Safe Restore

Beemo Data Safe Restore è un software di Backup di fama mondiale. In questa sede ci risulta interessante perchè tra le sue funzionalità tratta anche il ripristino dati in caso di disastro. Garantisce l'archiviazione nei propri Data Center estremamente securizzati e offre un'interfaccia intuitiva che sia facilmente usufruibile da tutti i gli utilizzatori.

Le attività di backup e gli aggiornamenti sono altamente automatizzati.

Tra le sue caratteristiche principali:

  • Ripristino in qualsiasi momento
  • Numero di ripristini illimitato
  • Ripristino in Universal Bare Metal
beemo datasafe restore

Conclusioni

Abbiamo visto l'importanza di un buon Business Continuity Plan e delle soluzioni che potrebbero aiutarvi. Ora sta a voi proteggere le vostre infrastrutture IT!

Dopo aver completato gli studi di management, è arrivata in stage ad Appvizer nel gennaio 2019. Inizialmente ha assunto il ruolo di Country Manager Italia per poi passare a quello di International Growth Manager. Grazie alla sua passione per il marketing digitale, oggi ricopre il ruolo di Marketing Manager.

  1. Expertise: SEO, SEA, Marketing Automation, Lead Generation, UX, Product Marketing, Comunicazione

  2. Education: Università degli Studi di Pavia

  3. Published works and citations: Perché i tuoi clienti non aprono le tue email? (Semrush, 2019)

Roberta Salzano

Roberta Salzano, Growth Marketing Manager, Appvizer

La trasparenza è un valore fondamentale per Appvizer. Come media company, il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori un contenuto utile e di qualità, che al tempo stesso permetta ad Appvizer di vivere di questo contenuto. Ecco perché ti invitiamo a scoprire il nostro business model.   Per saperne di più

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