Motivare i dipendenti: verso una maggiore produttività

Motivare i dipendenti: verso una maggiore produttività

Da Virginia Fabris
Il 26/05/21

Spesso nella gestione delle risorse umane, si incorre nell’errore di considerare i dipendenti come fossero invisibili o, meglio, di non considerarli affatto. Spronare i dipendenti, invece, è fondamentale per le aziende per poter raggiungere i propri obiettivi aziendali.

Come ormai si sa, la chiave per il successo di un business sta nella motivazione e nel coinvolgimento del team aziendale. Dunque, accrescere la motivazione dei dipendenti è altrettanto importante per generare notevoli profitti quanto accaparrarsi del personale di talento.

Ma come fare per motivare i dipendenti al fine di aumentare la propria produttività aziendale? Vediamolo insieme.

Premessa per poter motivare i dipendenti: conoscerli

Per poter arrivare a motivare i dipendenti in modo efficace, è necessario innanzitutto assicurarsi di adempiere ad un presupposto fondamentale: conoscerli.

Infatti, per poter riuscire a spronare una persona in maniera adeguata, è necessario conoscerne non solo il carattere e le inclinazioni, ma anche la storia, il background culturale, la famiglia, e così via. Le informazioni personali riguardo un dipendente, sono elementi chiave per arrivare a comprendere in che modo incentivare la sua motivazione e la sua fidelizzazione all’azienda.

☝ Si presti attenzione a non invadere troppo la privacy dei propri dipendenti. Infatti, seppur mossi da un buon intento, si può rischiare di essere indiscreti, qualora si cerchi di informarsi in modo maldestro sulla vita privata dei propri collaboratori.

Dunque, un buon manager deve essere in grado di gestire magistralmente le relazioni interpersonali. L’obiettivo da raggiungere è, in questo caso, arrivare a conoscere che tipo di persone sono i propri dipendenti, senza invadere spazi che potrebbero essere ritenuti troppo privati per essere condivisi in un ambiente di lavoro.

Conoscere i dipendenti significa relazionarsi con loro

Per poter arrivare a conoscere i dipendenti, bisogna agire in modo sincero e spontaneo. Infatti, la conoscenza non deve essere basata su dinamiche impersonali, di puro assorbimento di informazioni utili. Un tale approccio utilitaristico mina a priori una buona riuscita nell’intento di crescita motivazionale del personale.

La conoscenza dei dipendenti, infatti, deve essere sviluppata sulla base di relazioni genuine e naturali. L’interesse non deve essere forzato o artefatto, ma deve venire da un vero desiderio di confronto con il proprio team di lavoro.

Alla base delle dinamiche conoscitive dei dipendenti deve stare, dunque, un processo relazionale autentico. È necessario, in questo senso, confrontarsi spesso con i lavoratori, dialogare, conversare del più e del meno, intrattenere chiacchierate che non siano strettamente inerenti all’ambito professionale.

Una volta che si è in possesso delle giuste informazioni riguardanti le proprie risorse umane, infatti, è possibile implementare la giusta strategia motivazionale, facendo leva sui giusti elementi.

Ma come implementare una giusta strategia motivazionale?

Come motivare i dipendenti? 5 consigli

La strategia motivazionale per i dipendenti deve essere implementata sulla base di alcuni semplici, ma fondamentali, passaggi.

1. Offrire un ambiente di lavoro piacevole

Il primo step per motivare opportunamente i dipendenti è offrire loro un ambiente lavorativo piacevole. Infatti, è importante che le risorse umane si sentano a proprio agio all’interno del clima aziendale, in modo tale che la loro produttività e la loro creatività non siano oppresse o minate da fastidi o disturbi legati alle dinamiche presenti all’interno dell’azienda.

Per questo motivo è bene assicurarsi di poter fornire innanzitutto un luogo di lavoro comodo e agevole, dotato di tutte le attrezzature e dei comfort necessari che garantiscano il benessere dei lavoratori. Lo spazio deve essere ben organizzato, in modo tale da garantire al contempo il rispetto della privacy e la possibilità di interazione quando necessario. Il design deve essere piacevole alla vista, l’arredamento funzionale all’uso.

Al di là del lato puramente materiale, è necessario assicurarsi che il personale nel suo insieme sia ben assortito e che riesca ad integrarsi in maniera fluida e gioviale. Infatti, sappiamo bene che la gradevolezza di un ambiente di lavoro è definita in gran parte dall’appetibilità umana dei colleghi.

È bene, dunque, operare delle azioni di monitoraggio del clima sociale all’interno dell’azienda e, in caso di nuove assunzioni, conviene prestare particolare attenzione a selezionare candidati con delle soft skills pronunciate e compatibili con i tipi umani già impiegati nell’azienda.

Risulta importante, infatti, che si crei un gruppo coeso. In questo modo, è più facile che i dipendenti si sentano motivati non solo ad andare al lavoro, ma anche ad applicarsi con slancio e dedizione ai propri compiti ed alle proprie task.

2. Definire task e obiettivi nel dettaglio

Per quanto riguarda le task assegnate ad ogni lavoratore, così come gli obiettivi strategici fissati per l’intero team, è consigliabile operare di particolare precisione.

Infatti, è necessario stabilire compiti chiari e obiettivi definiti. Infatti, compiti poco chiari e obiettivi confusi o, peggio, irrealizzabili può portare ad un deterioramento della motivazione dei dipendenti. Il presupposto che consente ai lavoratori di dedicarsi con zelo alle proprie mansioni è, infatti, quello di comprendere a fondo quello che devono fare. Vaghezza e mancanza di definizione delle task può portare ad un aumento dello stress personale e, quindi, una diminuzione della grinta.

3. Incentivare la comunicazione interna e il lavoro di squadra

Per capire se qualcosa non va, o, al contrario, per sapere se qualcosa sta funzionando alla grande, è necessario chiedere delle opinioni a riguardo ai diretti interessati. Ecco che, in un contesto aziendale, è fondamentale promuovere la comunicazione interna tra e con i dipendenti, al fine di ottenere dei feedback non solo su cosa non sta funzionando, ma anche per capire come si sentono i lavoratori stessi riguardo alle dinamiche aziendali.

È centrale far sentire ogni dipendente ascoltato e compreso: egli deve sentirsi libero di esprimere la propria opinione, qualunque essa sia, e deve avere la certezza di non essere giudicato per essa. Per questo vale la pena spendere del tempo e delle risorse nell’implementazione di iniziative di comunicazione interna, che possono essere realizzate per e-mail, comunicati, lettere, moduli, rapporti, newsletter, circolari, colloqui, riunioni, formazioni, chiamate, ecc.

La comunicazione interna deve essere incentivata non solo tra la direzione e i dipendenti, ma anche tra gli stessi colleghi. Infatti, è importante che si crei un clima di confidenza e di familiarità tra i lavoratori, che devono sentirsi parte di un team a livello effettivo, non solo teorico. L’azienda è una squadra composta da persone che lavorano sinergicamente per raggiungere un determinato scopo e il lavoratore deve sentirsi parte integrante di questo meccanismo.

☝ Dire che è auspicabile che si crei un clima di confidenza e familiarità all’interno di un’azienda, non significa che debbano essere eliminate le gerarchie esistenti, o che tutto sia da considerarsi lecito, al contrario. La promozione di un clima sociale disteso non significa che debbano essere smantellate le accortezze formali di rispetto dei superiori e dei colleghi, che debba essere ignorata la relazione esistente tra le parti, che rimane, comunque, di natura professionale. Un ambiente conviviale non significa, dunque, un ambiente necessariamente troppo permissivo, ma solo accorto e attento alle necessità della persona.

4. Valorizzare il capitale umano

Premiare le buone performance

La motivazione personale, in qualunque ambito, è strettamente legata alla gratificazione. Anche se non è l’ideale il sentirsi appagati solamente quando il lavoro soddisfa le aspettative di qualcun altro, è indubbio che, quando si riceve un apprezzamento rispetto al lavoro svolto, questo renda tutti più felici e, quindi, motivati.

Lo stesso accade in ambito professionale: un dipendente che veda premiato il proprio lavoro, sarà un dipendente più gratificato e soddisfatto di se stesso. Il che equivale a dire che egli sarà anche più motivato a continuare sulla stessa linea d’onda, se non, addirittura, a fare meglio, spinto dal riconoscimento concesso alla sua buona performance. I gesti di apprezzamento nei confronti dei dipendenti portano spesso ad un risultato positivo e sono, per questo, ottime spinte motivazionali.

Programmare formazioni per i dipendenti

La motivazione dei dipendenti può essere incentivata anche tramite l’organizzazione di corsi di formazione o attività formative varie ed eventuali. Infatti, i lavoratori apprezzano particolarmente la possibilità di ampliare o approfondire le proprie conoscenze, così come di acquisire nuove competenze o coltivare i propri interessi.

Ecco perché fornire loro la possibilità di partecipare a diverse iniziative aziendali può farli sentire più considerati come persone che vale la pena formare e su cui vale la pena investire e, quindi, può motivarli a lavorare meglio, anche sulla base delle nuove abilità apprese.

Offrire opportunità di crescita professionale

Cosa può motivare più un dipendente che la prospettiva di un avanzamento professionale? Sicuramente un aspetto pragmatico, ma non da sottovalutare. Infatti, molti lavoratori sono spronati dall’aspettativa di stipendi più alti o di fare carriera e di ampliare le proprie prospettive in termini occupazionali.

Dunque, offrire la possibilità di crescita professionale potrebbe essere senz’altro un elemento utile per migliorare la produttività dei dipendenti, se non altro per impressionare il datore di lavoro.

5. Concedere il giusto grado di autonomia ai dipendenti

A volte, un controllo oppressivo delle performance, così come un assiduità eccessiva nel monitoraggio del lavoro può diventare stressante e limitante per i dipendenti. Anche il conferimento di mansioni poco versatili e troppo strutturate, può, a volte, portare a tedio e, dunque, a minare il persistere di una motivazione consistente.

Come in tutte le cose, la virtù sta nel mezzo: concedere il giusto margine di autonomia ai lavoratori significa dimostrare loro la propria fiducia nei loro confronti. Generalmente, questa dimostrazione di fiducia nelle capacità di gestione dei lavoratori è molto apprezzata e motiva a dimostrare che la sua assegnazione non è avvenuta a torto.

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