Soft Skills: cosa sono? Capacità e competenze trasversali

Soft Skills: cosa sono? Capacità e competenze trasversali

Da Virginia Fabris
Il 17/05/21

La trasformazione del mondo del lavoro in atto da diversi anni ha determinato, tra le altre cose, che le cosiddette Soft Skills si imponessero in modo decisivo. Oggigiorno, infatti, le Soft Skills sono considerate competenze necessarie per poter considerare un profilo professionale come competitivo. Le sole Hard Skills non bastano più.

Le Soft Skills sono abilità individuali sempre più apprezzate nel contesto lavorativo, sia dai Manager HR, che dai datori di lavoro. È ormai noto, infatti, che l’arricchimento portato dalla componente psicologica di un dipendente sia di importanza equivalente alla competenza tecnica specifica di settore dello stesso (hard skill).

Ma cosa sono le Soft Skills? Andiamo un po’ più nel dettaglio.

In questo articolo forniremo una panoramica delle principali Soft Skills, dopo aver specificato di che cosa si tratta. Valuteremo insieme perché esse sono così importanti nel panorama aziendale e perché vengono talmente valorizzate attualmente.

Cosa sono le Soft Skills?

Soft Skills” è una dizione inglese che è traducibile in italiano con “competenze morbide”. Si definiscono Soft Skills, o competenze trasversali o comportamentali, tutte le abilità individuali che hanno un impatto sulla gestione delle relazioni interpersonali all’interno di un determinato ambiente sociale o lavorativo.

Le Soft Skills corrispondono a tutte le competenze comunicative e relazionali del lavoratore. Ciò significa, nel concreto, l’intelligenza sociale in senso lato, ovvero la competenza sociale e comunicativa nei confronti dei colleghi, ma anche dei fornitori e, in alcuni casi, dei clienti.

Alla base delle Soft Skills sta una forte predisposizione all’empatia con le persone, una capacità di immedesimazione, una certa flessibilità e abilità nel comprendere le dinamiche interpersonali.

Soft Skills vs. Hard Skills

Le Soft Skills sono le inclinazioni o le caratteristiche legate alla personalità dell’individuo. Esse sono considerate complementari alle Hard Skills, o “competenze rigide”.

Sono definibili hard skills tutte le abilità strettamente inerenti ad una determinata professione. Esse possono essere definite come le capacità tecniche e le conoscenze di base necessarie per svolgere un determinato lavoro. Le hard skills sono, generalmente, state apprese attraverso durante il percorso scolastico e l’esperienza lavorativa.

Quali sono le Soft Skills?

Le principali Soft Skills fanno riferimento alla capacità di lavorare e di gestire le proprie competenze sociali. Esse sono le seguenti:

  • Capacità comunicative, ovvero le capacità della persona di esprimersi in modo scorrevole ed eloquente sia oralmente che per iscritto. Le capacità comunicative fanno anche riferimento all’abilità dell’individuo a presentare se stesso e ciò che lo circonda. In breve: con capacità comunicative si fa riferimento alla capacità di esprimere concetti e farsi comprendere.
  • Entusiasmo e motivazione, ovvero la capacità ad interessarsi e a coinvolgersi a pieno nelle attività svolte. L’atteggiamento positivo nei confronti del lavoro è, infatti, fondamentale per garantire una buona performance.
  • Creatività, ovvero la capacità di reagire a determinate situazioni o a rispondere a dati bisogni con inventiva. Significa canalizzare la fantasia per potenziare l’abilità creativa della mente e piegarla a fini lavorativi.
  • Decision Making, ovvero la capacità di prendere delle decisioni rilevanti. Significa saper gestire in modo efficace il processo decisionale, selezionando una linea di azione tra diverse alternative.
  • Problem Solving, ovvero la capacità di capire la portata di un problema specifico e di risolverlo proponendo una soluzione pertinente. L’atteggiamento ideale è quello propositivo: attivo e finalizzato alla pratica.

👉 Solitamente, nei colloqui di lavoro, viene richiesto di descrivere una situazione problematica che si è dovuto affrontare e come si ha reagito alla stessa.

  • Tenacia, ovvero la capacità di resistere allo stress e fare fronte alle ingenti quantità di lavoro.
  • Spirito critico, ovvero la capacità di analizzare una situazione utilizzando un approccio riflessivo, in base al quale ci si interroghi sulla validità di ogni proposizione.
  • Lavoro di squadra, ovvero la capacità di inserirsi e collaborare all’interno di un team. Infatti, nel caso in cui si debba inserire una risorsa umana all’interno di un dato contesto aziendale già strutturato, è utile disporre di un dipendente che sappia adeguarsi all’ambiente umano senza troppe difficoltà. Dunque, è bene che il neo-arrivato sia non solo abile nel tessere relazioni umane di qualità, ma anche di riconoscere e rispettare le gerarchie esistenti nel luogo di lavoro.
  • Empatia, ovvero la capacità di immedesimarsi nello stato d’animo di un’altra persona o nella situazione, l’abilità di comprendere le emozioni e le reazioni altrui.
  • Capacità di adattamento, ovvero l’abilità di essere flessibili in base alle necessità aziendali quotidiane. Infatti, è facile che un business subisca cambiamenti strutturali o strategici su base regolare e, pertanto, risulta necessario sapersi adeguare alle novità in modo rapido e reattivo.
  • Autonomia, ovvero la capacità di svolgere le mansioni assegnate con un certo grado di indipendenza.

Attenzione! Questo non significa che i dipendenti non debbano mai porre delle domande qualora non gli sia chiaro un compito o non abbiano capito come svolgere esattamente un’attività. Significa, invece, essere capaci di autoregolarsi e di governarsi in situazioni ordinarie o straordinarie.

  • Spirito di iniziativa, ovvero la capacità di anticipare gli eventi, intraprendendo un’azione indipendente e innovativa, ovvero un’azione che sia indirizzata in una direzione non usuale, ritenuta rilevante a fini lavorativi.
  • Organizzazione e planning, ovvero la capacità di pianificare delle attività o di stabilire degli obiettivi. L’organizzazione e il planning riguardano anche l’individuazione delle risorse e le tempistiche necessarie per l’attuazione dei programmi redatti. Consiste, in sostanza, nella capacità di gestire ed integrare funzionalmente tra loro le tre variabili del tempo, dell’attenzione e delle energie.
  • Autosviluppo, ovvero la capacità di crescita personale operata sulla base dell’analisi dei propri successi, dei propri errori, dei feedback ricevuti e delle proprie riflessioni.
  • Orientamento al cliente, ovvero la capacità di comprensione del proprio target, dei suoi bisogni e delle sue necessità. Inoltre, è l’abilità di rispondere alle esigenze del cliente, assumendo un atteggiamento propositivo e adattabile. Una parte fondamentale dell’orientamento è individuabile nella competenza nell’interazione con lo stesso: sapere come rivolgersi, come accettare e porre rimedio a critiche e lamentele, così come essere in grado di persuadere e convincere.

☝ Le Soft Skills sono molto importanti. Tuttavia non è essenziale possedere delle capacità trasversali necessariamente consolidate. Infatti, è bene tenere presente che le Soft Skills possono essere allenate. L’importante è possedere una predisposizione, perché è possibile sviluppare le abilità nel corso del tempo durante il lavoro.

In ogni caso, la rilevanza delle Soft Skills è abbastanza multidisciplinare, nel senso che le esse sono in principio abilità che tornano utili in qualsiasi tipo di lavoro (per questo vengono chiamate competenze trasversali).

Tuttavia, ovviamente, alcune soft skills sono più rilevanti in alcuni tipi di lavoro. Ad esempio, in modalità di lavoro digitale a distanza (Smart Working), particolarmente apprezzate saranno, tra le altre, l’autodisciplina e l’autonomia.

Soft Skills: perché sono importanti in ambito professionale?

In un mondo sempre più orientato alla salvaguardia dell’integrità psico-fisica dell’individuo all’interno dell’ambiente sociale, le Soft Skills sono un elemento centrale. Infatti, esse sono una voce molto importante all’interno dello stesso curriculum vitae e vengono considerate con particolare attenzione dagli HR Manager e dai datori di lavoro.

Le aziende odierne, infatti, tendono a riconoscere con frequenza sempre maggiore l’apporto di un dipendente umanamente competente, che sappia inserirsi in modo costruttivo all’interno del team. È, ormai, un fatto riconosciuto che un ambiente di lavoro piacevole sia una delle componenti che stanno alla base del successo di qualunque business. Un team coeso, i cui membri si trovano a proprio agio gli uni con gli altri, lavora meglio e arriva, generalmente, a delle idee, soluzioni per i conflitti o iniziative di rilievo in modo molto più sistematico, rispetto a dipendenti tesi e che trovino fondamentalmente sgradevole la presenza di alcuni colleghi.

Addirittura, secondo un’indagine condotta da LinkedIn su professionisti attivi nel settore Risorse Umane, ha riportato che gli intervistati sostengono che la definizione Soft Skills sia troppo semplicistica e non renda giustizia alla complessità di abilità che rientrino in questa definizione.

Da quanto è emerso dal sondaggio, l’80% dei partecipanti sostiene che le Soft Skills siano centrali per garantire il successo di un business. Addirittura, l’89% degli intervistati ha definito come peggiori dipendenti della propria azienda, individui carenti di competenze trasversali. Appare, dunque, chiaro che, al giorno d’oggi, le Soft Skills siano più importanti che mai.

Questo è il motivo per cui è consigliabile che un’azienda investa particolare attenzione nella procedura di assunzione. Se è vero che non è semplice individuare la presenza di determinate abilità solamente da un unico, o pochi, colloqui conoscitivi, è anche vero che vale la pena affinare le capacità di giudizio dei propri HR Managers. Le competenze trasversali, infatti, sono, al pari delle complementari hard skills, delle conditio sine qua non del successo aziendale.

Come valorizzare le Soft Skills nel curriculum vitae

Fino ad ora abbiamo visto cosa sono le Soft Skills e perché esse sono importanti nel panorama lavorativo odierno. A questo punto, però, ti starai chiedendo come inserire le competenze trasversali nel curriculum in modo appropriato.

Vediamo insieme quali passi sono da compiere:

  1. Leggere l’annuncio di lavoro con attenzione. Infatti, in esso non saranno citate le Soft Skills necessarie, in quanto, solitamente, gli annunci di lavoro si concentrano piuttosto sull’esposizione delle Hard Skills richieste. Tuttavia, da un’attenta lettura, sarà possibile intuire e dedurre le competenze trasversali auspicate.
  2. Prendere visione del proprio curriculum e analizzare la sua adeguatezza in rapporto all’annuncio preso in considerazione.
  3. Esplicitare le Soft Skills nel curriculum, qualora esse non siano già presenti, prestando attenzione ad evidenziare con particolare enfasi le competenze auspicate dalla posizione di interesse.
  4. Preparare una lettera di motivazione in cui le Soft Skills citate nel curriculum siano spiegate in modo approfondito. È bene, a questo punto, portare degli esempi a sostegno della propria descrizione.

E tu, che cosa pensi a proposito delle Soft Skills? Quali sono le competenze trasversali che ritieni fondamentali e perché? Condividi la tua opinione con noi, lasciando un commento nella sezione apposita! Saremo più che lieti di leggere il tuo parere e di rispondere al più presto alla tua comunicazione!

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