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8 step per la creazione di una startup innovativa

Da Maxime Perotti
Il 06/10/20

Oggi, lanciarsi nell’imprenditoria è una tentazione per un gran numero di talenti. Tuttavia, sono in molti a fallire.

Come far parte di coloro che hanno successo?

Ritenete di avere un’idea potenzialmente vincente? Pieni di buona volontà, vi sentite pronti per affrontare le numerose insidie che caratterizzano il mondo dell’imprenditoria? In questo articolo vi forniamo dei suggerimenti per muovere i primi passi e per avere successo nella creazione di una startup.

1. Verificate di avere uno spirito imprenditoriale

L’imprenditore, per avere successo, deve possedere determinate caratteristiche personali.

Ecco i più importanti fattori di personalità:

  • Locus of control interno, vale a dire la capacità di attribuire il proprio successo o fallimento al proprio lavoro e non a eventi esterni,
  • Resilienza,
  • Controllo emotivo,
  • Autoregolazione.

A livello motivazionale, occorre disporre di:

  • passione imprenditoriale,
  • propensione al rischio,
  • capacità automotivazionale,
  • bisogno di realizzazione.

Per valutare se disponete delle caratteristiche giuste per mettervi in proprio, vi suggeriamo di svolgere prima di tutto un’analisi su voi stessi.

Vi suggeriamo di svolgere il test STEPS per la valutazione del potenziale imprenditoriale, realizzato dall’Università di Torino. Una volta compilato, viene creato un report personalizzato volto a identificare quali sono i vostri punti di forza e quali invece le aree di miglioramento.

2. Trovate la giusta business idea

Avere un’idea non è, ovviamente, sufficiente. Occorre piuttosto una business idea, in grado di risolvere un problema a un determinato target di clientela.

Per essere vincente, dev’essere:

  • innovativa: per soddisfare bisogni nuovi, senza per forza essere rivoluzionaria;
  • vendibile: con un mercato potenziale di persone disposte ad acquistare il prodotto/servizio;
  • fattibile: con tutte le risorse necessarie per la sua produzione;
  • redditizia: il ricavo ottenuto dalla vendita dev’essere superiore al costo sostenuto per la produzione;
  • sostenibile: dal punto di vista ambientale e sociale.

Una volta individuata l’idea d’impresa, è opportuno condividerla nel vostro network per capirne il potenziale e migliorarla.

☝ Non abbiate paura di farvi copiare l’idea! A fare la differenza non è tanto l’idea in sé, quanto la capacità di realizzarne un prodotto/servizio.

I feedback delle persone devono poi essere filtrati e analizzati per determinare il valore aggiunto che possono apportare alla vostra business idea.

☝ Non innamoratevi della vostra idea! Ascoltate le opinioni di chi vi circonda senza preconcetti.

3. Scegliete il metodo lean startup

Il metodo lean startup è un approccio radicale che permette di ridurre gli sprechi e di individuare più facilmente un percorso sostenibile.

Secondo Eric Ries, il fondatore del metodo, realizzare un’idea nei minimi dettagli prima di lanciarla sul mercato non è la soluzione migliore, specie per le piccole aziende.

È molto più redditizio e efficace creare un Minimum Viable Product (MVP), ovvero un prodotto minimo funzionante, per testare rapidamente un’idea di business sul mercato.

Se il prodotto/servizio è apprezzato, i feedback ottenuti devono servire per apportare miglioramenti.

4. Sfruttate le agevolazioni e i servizi del territorio

Il programma Smart & Start Italia

Consapevole delle sfide della tecnologia digitale per la crescita del Paese e la competitività globale, il Ministero dello sviluppo economico ha lanciato il programma Smart & Start Italia.

Il programma ha l’obiettivo di facilitare la creazione d’impresa, sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e valorizzare i risultati della ricerca pubblica e privata.

Sono ammissibili le imprese di piccole dimensioni, costituite da non più di 5 anni, operanti nei seguenti ambiti:

  • economia digitale,
  • intelligenza artificiale,
  • blockchain,
  • Internet of Things.

Il programma offre un finanziamento agevolato, senza interessi, pari all’80% dell’importo delle spese ammissibili. Inoltre, è possibile ricevere un supporto tecnico-gestionale specifico a seconda delle caratteristiche delle startup innovative.

I servizi del territorio

I servizi presenti sul territorio (organismi di ricerca, incubatori, acceleratori d’impresa, camere di commercio, ecc.) possono esservi di grande aiuto. Per valorizzare la vostra idea d’impresa e trasformarla in un progetto imprenditoriale infatti, è opportuno sfruttare al meglio tutte le opportunità.

Un incubatore, ad esempio, può mettere a disposizione competenze gestionali aziendali, economiche e giuridiche nel processo che va dall’analisi di fattibilità fino alla redazione del business plan.

5. Valutate i requisiti richiesti

La startup innovativa è un tipo di società istituito con il Decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, che consente di godere di un certo numero di benefici.

Per iscriversi al registro delle imprese in qualità di startup innovativa, vanno rispettati un certo numero di requisiti normativi:

  • avere almeno una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • essere un’impresa di nuova costituzione o attiva da non più di 5 anni,
  • non aver distribuito dividendi e, in caso di nuova impresa, impegnarsi a non distribuirne per 4 anni;
  • a partire dal secondo anno, non avere un valore della produzione annua superiore a 5 milioni di euro;
  • non essere quotati in un mercato regolamentato,
  • non essere il risultato di una fusione, scissione o cessione;
  • avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • essere una società di capitali (S.p.A, S.a.p.a, S.R.L. o S.R.L.S.).

☝ Le società di persone non sono pertanto eligibili allo status di startup innovativa.

Inoltre, la startup innovativa deve rispettare almeno uno tra i seguenti 3 criteri:

  • sostenere spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione;
  • impiegare personale altamente qualificato (almeno ⅓ di dottorandi o ricercatori, oppure almeno ⅔ con laurea magistrale);
  • essere titolari, depositari o licenziatari di un brevetto o essere titolari di un software registrato.

6. Preparate il pitch

Il pitch non è altro che una presentazione sotto forma di slide dell’idea d’impresa. Si tratta di un esercizio al tempo stesso complesso e stimolante: dovete riuscire a raccontare il vostro progetto in soli 3 minuti.

L’obiettivo è di impressionare gli investitori per convincerli ed ottenere gli investimenti.

Le componenti fondamentali per un pitch di livello:

  • presentazione del team,
  • problema,
  • soluzione,
  • mercato di riferimento,
  • modello di business,
  • competitor,
  • road map,
  • finanziamenti necessari.

Un esempio di pitch ben congeniato è quello realizzato da Deliveroo, famosa azienda specializzata nel food delivery.

7. Redigete il business plan

Il business plan è un documento di circa 30/35 pagine. Serve a descrivere un progetto imprenditoriale in un arco temporale di medio periodo (di solito 3 o 5 anni).

Si tratta di uno strumento fondamentale per la gestione del business, molto utile per passare dall’idea embrionale al progetto vero e proprio.

Le funzionalità del business plan sono molteplici:

  • A livello interno: è uno strumento di pianificazione, analisi, monitoraggio del budget e controllo interno;
  • A livello esterno: è uno strumento di supporto per stabilire rapporti commerciali, ottenere finanziamenti e certificazioni (di qualità, ambientali, ecc.)
business plan© Prassi studio associati

Il business plan, si compone di 5 sezioni fondamentali:

  • Obiettivi del progetto (mission,vantaggi e vincoli esterni) e presentazione del team;
  • Innovazione e descrizione offerta. Attraverso una duplice mappatura:
    • AS IS: una fotografia del processo esistente,
    • TO BE: una fotografia del processo migliorato.
  • Mercato: settore, segmentazione e target di mercato e analisi della concorrenza.
  • Strategia e organizzazione: definizione del business model, roadmap dettagliata e struttura organizzativa.
  • Analisi della sostenibilità economica: definizione del revenue model attraverso un modello di costi e ricavi.

☝ Se le prime 4 sezioni sono descrittive, l’analisi della sostenibilità economica è invece quantitativa.

8. Raccogliete i fondi necessari

Riuscire a raccogliere fondi è una conditio sine qua non per avere successo. A meno di disporre di ingenti fondi personali, o di amici e parenti disposti a finanziare le vostre idee, la raccolta fondi è un’attività chiave.

Ecco le principali fonti possibili, ognuna con i suoi vantaggi ed inconvenienti:

  • fondi governativi: verificate tutte le agevolazioni possibili a livello europeo, nazionale, regionale, provinciale o comunale;
  • business angels: sono investitori privati che finanziano business emergenti in cambio di quote azionarie. Questi investimenti sono quasi sempre a fondo perduto;
  • venture capital: simili ai business angels, intervengono finanziariamente per startup già consolidate e richiedono in cambio potere decisionale;
  • prestiti bancari: presentano il vantaggio di non dover cedere quote di società. Le banche sono istituzioni poco propense al rischio e quindi tendenzialmente inadatte a finanziare startup. Dal 2013 però, il MISE copre l’80% dei prestiti, fino ad un ammontare massimo di 2,5 milioni di € per azienda. Da quando è stato avviato lo strumento, sono state oltre 3000 le startup che hanno beneficiato di prestiti garantiti dallo Stato.
  • crowdfunding: l’attività di raccolta di fondi, tramite Internet, attraverso piccoli contributi da parte di un numero di persone elevato. Le persone che scelgono di contribuire lo fanno perché condividono un medesimo interesse o perché intendono sostenere un'idea innovativa. Mamacrowd è un esempio di piattaforma crowdfunding.
  • l’offerta pubblica iniziale: L’Initial Public Offering (IPO), è un’offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi sul mercato per la prima volta.

💡È quasi sempre impossibile affidarsi a una sola fonte. La soluzione migliore è scegliere il giusto mix tra i canali a disposizione.

L’avventura imprenditoriale è un’esperienza stimolante e complessa, che richiede un gran numero di sacrifici e un’ottima preparazione. E voi, cosa pensate dei nostri suggerimenti per la creazione di una startup? Pensate ci siano altri consigli da seguire assolutamente?

Fateci sapere le vostre opinioni commentando qui sotto.

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