Come tutte le strategie di marketing, è fondamentale seguire alcuni passaggi:
- Definite gli obiettivi e priorizzateli. Volete:
- Attrarre un maggior numero di candidati per avere più scelta?
- Migliorare la notorietà e/o la reputazione?
- Trattenere i talenti e ridurre il turn-over?
- Ottimizzare la gestione delle assunzioni, in termini di costi e tempistiche?
- Definite il profilo di candidato ricercato. È importante sapere a chi ci si vuole rivolgere, per usare il linguaggio e gli argomenti più pertinenti.
- Identificate punti di forza e di debolezza del vostro employer branding, per sapere cosa si intende comunicare e cosa si vuole migliorare o sviluppare:
- sfruttate i feedback dei dipendenti per determinare la vostra Employer Value Proposition (EVP), così come le opinioni di partner e clienti per disporre anche di una visione esterna;
- pensate all’employer branding come una sorta di bellezza interiore da veicolare all’esterno. Se veritiera e concreta, la sua comunicazione avviene in maniera naturale ed economico. In caso contrario invece, può rivelarsi un boomerang;
- alcuni parlano di personalità dell’employer branding: estroversa, etica, sincera...quale si adatta meglio alle vostre caratteristiche?
- Identificate i canali di acquisizione e di comunicazione più pertinenti per rivolgervi al vostro target.
Per far parlare di voi, potete affidarvi per esempio a:
- LinkedIn,
- i saloni professionali,
- i blog,
- YouTube,
- la comunicazione interna (con i social network aziendali ad esempio), ecc.
- Elaborate la vostra strategia, rispettando obiettivi e valori aziendali.
💡Per attrarre talenti e favorire l’inbound marketing:
→create una sezione “carriera” sul vostro sito;
→curate la redazione delle offerte di lavoro;
→adottate tecniche di assunzione innovative;
→curate la candidate experience mettendovi nei panni dei candidati e rispondendo sempre a ciascuno di loro. Grazie ai software per le assunzioni è oggi possibile automatizzare e personalizzare le risposte facilmente.
💡 Per fidelizzare i collaboratori:
→adottate una comunicazione HR trasparente e chiara;
→valorizzate il vostro capitale umano a disposizione (le soft skills in particolare);
→coinvolgete i dipendenti nel processo decisionale, in particolare per le assunzioni;
→curate la strategia relazionale e l’esperienza dei dipendenti, dall’onboarding fino all’offboarding.
- monitorate i principali indicatori HR con una dashboard (percentuale di retention, tasso di turnover, ecc.) e aggiustate la vostra strategia di conseguenza.
- digitalizzate strumenti e processi per le risorse umane per un maggior benessere dei dipendenti.
E voi, avete qualche best practice che utilizzate per eccellere in questo ambito?
Se volete, raccontatecelo commentando qui sotto.